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Spille

Le spille olimpiche esistono da quando esistono i Giochi Olimpici moderni. La prima spilla olimpica conosciuta proveniva dalla Grecia. Realizzata a mano in stoffa, presentava una croce bianca su sfondo blu e aveva un diametro di 23 mm (nella foto a sinistra). Gli atleti greci selezionati che si erano classificati primi alle prove preliminari delle Olimpiadi di Atene del 1896 ricevevano una di queste spille. Questi pezzi primitivi si sono evoluti in sofisticate opere d’arte che utilizzano molti dei “campanelli e fischietti” della tecnologia moderna.

Negli ultimi anni sono stati prodotti spilli con colori che cambiano, parti che si muovono, luci e suoni che si accendono e si spengono. Inoltre, la “ragion d’essere” delle spille si è estesa dal riconoscimento degli atleti migliori alla promozione e alla pubblicità di CNO, sponsor aziendali, organizzazioni mediatiche e future città candidate ai Giochi. Infine, la quantità di spille prodotte è esplosa: oggi sono disponibili migliaia di disegni e milioni di spille in ogni gioco.

Essendo diventate anche dei pegni di buona volontà scambiati tra atleti, funzionari, volontari, membri dei media e spettatori, le spille olimpiche godono oggi di un alto profilo ai Giochi Olimpici e all’interno del movimento olimpico. Questo nuovo status è stato formalmente riconosciuto ai XV Giochi Olimpici Invernali di Calgary, in Canada, dove è stato inaugurato il primo “Coca-Cola Official Olympic Pin Trading Center”. Da allora, l’azienda di Atlanta, produttrice di bevande analcoliche e sponsor di lunga data dei Giochi Olimpici, ha avuto uno o più centri di scambio di spille “ufficiali” ad ogni edizione dei Giochi.

Negli anni a venire, chi può sapere come si evolveranno le spille olimpiche e come cambierà il loro ruolo? In definitiva, a queste domande risponderanno i membri della famiglia olimpica che hanno partecipato al commercio di spille olimpiche e che continueranno a consolidare questo hobby come “lo sport ufficiale dei Giochi Olimpici”.

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